La presenza di uno stato di morosità o insolvenza per un prestito non pagato spinge a richiedere la cancellazione dalla CRIF. Infatti, la registrazione di dati negativi nell’archivio CRIF può precludere l’accesso a nuovi finanziamenti.
Ma si può ottenere la rimozione di questo dato dall’archivio, seguendo determinate procedure. Vediamo a quali condizioni e quali sono i passi da fare.
Cos’è la CRIF e come opera
Per CRIF si intende la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, e cioè la principale società privata che raccoglie informazioni sull’accesso al credito richiesto ad istituti bancari ed enti creditizi.
All’interno del loro archivio confluiscono i dati di banche, finanziarie ed enti di credito, che descrivono se il debitore paga con regolarità le rate oppure se cessa di onorare il debito. Questi dati sono a disposizione degli altri enti finanziatori per diversi anni.
Perché eliminare una segnalazione dalla CRIF
La menzione di un prestito insoluto nella CRIF può comportare il rifiuto di nuovi finanziamenti, come prestiti personali, mutui, carte di credito revolving, in conseguenza della spiacevole etichettatura di cattivo pagatore.
È dunque fondamentale ottenere la cancellazione dati CRIF per un prestito non pagato per riguadagnare credibilità agli occhi degli istituti di credito.
Quando è possibile eliminare i dati del prestito non pagato
La normativa in vigore fissa dei precisi termini per la permanenza delle informazioni negative nella banca dati della CRIF. A seconda delle circostanze, esistono tempi fissi e tempi variabili per la rimozione o l’oscuramento dei dati creditizi.
In ogni caso, i dati non devono rimanere oltre i 5 anni dalla data di scadenza del rapporto, come risultante dal contratto.
Una volta trascorso questo arco di tempo, si può richiedere la cancellazione del finanziamento insoluto alla CRIF. Prima è possibile solo dimostrando l’illegittimità della segnalazione.
Ci teniamo a sottolineare che la legge impone il preavviso al cliente in forma scritta dell’imminente trasmissione dei dati negativi sul prestito al Sistema di Sistema Informazioni Creditizie della CRIF solo se il debitore è un consumatore.
Questa distinzione è stata chiaramente spiegate dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 39769 del 2021, riprendendo anche, ma non solo, il Codice deontologico e di buona condotta dei sistemi di informazione creditizia predisposto dal Garante Privacy:
Al verificarsi di ritardi nei pagamenti, il partecipante, anche unitamente all’invio di solleciti o di altre comunicazioni, avverte l’interessato circa l’imminente registrazione dei dati in uno o più sistemi di informazioni creditizie. I dati relativi al primo ritardo di cui al comma 6 possono essere resi accessibili ai partecipanti solo decorsi almeno quindici giorni dalla spedizione del preavviso all’interessato.
Come si ottiene la cancellazione di un finanziamento non pagato
Affinché avvenga l’eliminazione dei dati negativi di un prestito non pagato dalla banca dati della CRIF bisogna inviare una richiesta formale di cancellazione alla banca o società finanziaria che ha segnalato il debito e, per conoscenza, alla Banca d’Italia.
In tale istanza è necessario includere tutti i riferimenti del finanziamento. Se la richiesta è legittima, l’intermediario ha 30 giorni per provvedere. Altrimenti, è possibile presentare reclamo e ricorso.
Ad esempio, se la Findomestic ha segnalato il prestito non pagato di Luca, lui dovrà inviare la sua richiesta sia alla Findomestic che alla Banca d’Italia allegando numero del contratto, date delle rate non pagate, importi versanti in dettaglio, ecc…
Cosa si può fare mentre si attende l’eliminazione
In attesa della cancellazione della segnalazione dalla CRIF, può rivelarsi utile allegare alle richieste di nuovi prestiti una dichiarazione che illustri la situazione. Alcuni istituti possono comunque valutare l’erogazione del credito, soprattutto se si hanno buone garanzie patrimoniali.