Cancellazione CRIF dopo 5 anni

Cancellazione CRIF dopo 5 anni

Riccardo Corradino
- Esperto debiti

Chi ha richiesto o ottenuto una qualche forma di credito finanziario sa quanto è importante la reputazione creditizia. Per questo, se non riesce a pagare un debito nei termini stabiliti, è possibile che debba aspettare la cancellazione dei dati dalla CRIF dopo 5 anni per non essere più considerato un cattivo pagatore.

Adesso vediamo insieme il tempo massimo di permanenza dei dati nell’archivio di chi ha richiesto una qualche forma di finanziamento.

CRIF e dati sui rapporti creditizi

Ogni persona fisica o giuridica che decide di ottenere credito (ad esempio, mediante concessione di un mutuo bancario, un credito al consumo per acquistare il viaggio di nozze, ecc…) viene registrata e valutata da una società privata chiamata CRIF (acronimo di Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria).

Questa società gestisce un database contenente le informazioni creditizie di milioni di italiani, sia positive che negative. Il suo patrimonio informativo serve agli istituti bancari e finanziari per decidere se concedere o meno un nuovo credito, in base alla alla valutazione di affidabilità e solvibilità.

Ma cosa succede se non un soggetto non riesce a pagare le rate del prestito o è in ritardo con i pagamenti? In questo caso, viene segnalato come cattivo pagatore alla CRIF, con conseguenze negative per l’accesso al credito.

Per fortuna, questa situazione non è irreversibile: esiste infatti un termine massimo entro il quale i dati del debitore devono essere cancellati dalla CRIF, anche se non ha saldato il suo debito.

Cancellazione dopo 5 anni o 60 mesi al massimo

La CRIF detiene sia i dati positivi che quelli negativi sul comportamento come pagatore, che provengono da banche e istituti finanziari che attribuiscono al sistema.

I dati positivi riguardano le richieste e le erogazioni di credito effettuate negli ultimi 36 mesi, e i pagamenti regolari delle rate. I dati negativi riguardano le segnalazioni di ritardi o inadempienze nei pagamenti delle rate, che possono essere di diversa gravità e durata.

Infatti, l’entità del mancato rispetto delle condizioni iniziali di rimborso del credito porta a estendere o abbreviare i tempi di conservazione dei dati nella CRIF.

È il motivo della previsione normativa di tempi fissi e variabili in relazione alla storia del rapporto creditizio. Invitiamo a leggere anche l’articolo dettagliato sui tempi di cancellazione dei dati dalla CRIF.

In generale, pper tutta la durata del rapporto creditore-debitore i dati vengono aggiornati ogni mese, salvo eccezioni. Mentre i tempi sono molto più lunghi per quanto riguarda l’eliminazione definitiva dei dati:

  • Le informazioni negative su clienti che non hanno soddisfatto il credito nemmeno dopo ritardi di pagamento possono essere conservate al massimo 36 mesi dalla data di scadenza del rapporto. Tuttavia, se è accaduto qualcos’altro che ha modificato la situazione debitoria (ad esempio il saldo e stralcio), il termine di cancellazione dalla CRIF può arrivare fino a 5 anni dopo;
  • Le informazioni positive su clienti che hanno estinto il debito secondo quanto pattuito in origine possono restare nel SIC per un periodo massimo di 60 mesi; la cancellazione dalla CRIF dopo 5 anni avverrà conteggiando il tempo trascorso dalla data di cessazione del rapporto o della naturale scadenza contrattuale. Tuttavia, tali informazioni negative positive possono essere conservate oltre 5 anni se coinvolgono altre situazioni negative dello stesso soggetto debitore.
Vogliamo ricordare che la segnalazione alla CRIF non comporta solo la difficoltà o l’impossibilità di ottenere nuovi crediti, ma anche il rischio di incorrere in sanzioni o azioni legali da parte del creditore.

Infatti, il creditore ha il diritto di richiedere il pagamento integrale del debito residuo, con gli interessi di mora e le spese legali, se il rischio di mancato pagamento diventa molto alto. Inoltre, il creditore può anche iscrivere il debitore nel registro dei protesti o avviare una procedura esecutiva per pignorargli la casa, lo stipendio o qualunque altro bene che non rientri fra i beni impignorabili.

Se avete ancora dei dubbi o delle domande sulla cancellazione dal CRIF dopo 5 anni, consultate la sezione dedicata alle domande frequenti qui sotto.

Casi pratici e domande frequenti

Adesso vogliamo fornire una breve carrellata dei casi più comuni che riguardano la cancellazione dei dati dal sistema informativo della CRIF.

Dopo quanti anni si cancella una segnalazione negativa al CRIF?

Dipende dalla gravità e dalla durata della segnalazione. Rimaniamo all’articolo dedicato per sapere dopo quanto tempo avviene la cancellazione dalla CRIF.

Come si fa a sapere se si è segnalati al CRIF?

Si può consultare i propri dati nelle mani della CRIF in qualsiasi momento, richiedendo una visura online o presso gli sportelli abilitati. La visura permette di conoscere la propria situazione creditizia, sia positiva che negativa, e di verificare eventuali errori o anomalie.

È possibile cancellarsi dalla CRIF prima dei 5 anni?

La cancellazione dal SIC della CRIF prima dei 5 anni (60 mesi) è possibile solo se si salda il proprio debito in modo regolare e si beneficia della cancellazione anticipata.
In alternativa, si può anche richiedere la cancellazione a seguito della rinegoziazione del debito una volta ottenuto una modifica delle condizioni di rimborso da parte del creditore: procedura stragiudiziale per la quale altamente consigliabile farsi assistere da esperti del saldo e stralcio.
In ogni caso, la cancellazione dal CRIF prima dei 5 anni non è un diritto, ma una facoltà discrezionale del creditore.

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