Chi è riuscito finalmente a estinguere un debito grazie al saldo e stralcio per evitare pesanti conseguenze, adesso può richiedere la cancellazione dalla CRIF con liberatoria.
È un modo per riaccedere al credito prima della naturale cancellazione dei dati negativi. In questo articolo spieghiamo in dettaglio perché e come richiedere di essere rimossi dalla lista dei cattivi pagatori.
Perché richiedere la cancellazione dalla CRIF con liberatoria
Come sappiamo, la CRIF, nota anche come Centrale Rischi Finanziari, è uno dei principali sistemi informativi italiani che raccoglie dati sui debiti contratti dai cittadini e dalle imprese nei confronti degli istituti di credito e finanziari.
I soggetti che hanno problemi a ripagare i propri debiti nei termini stabiliti possono optare per il saldo e stralcio per evitare conseguenze molto pesanti, come il pignoramento della prima casa, dello stipendio o addirittura il pignoramento della merce in negozio.
Inoltre, essere presenti nella CRIF con segnalazioni negative può compromettere gravemente lo score, e di conseguenza la possibilità di accedere a finanziamenti, mutui, prestiti e altre forme di credito. Per questo motivo, chi si trova in una situazione debitoria difficile può decidere di procedere con la cancellazione dalla CRIF, in modo da “ripulire” la propria reputazione creditizia.
Come funziona la cancellazione CRIF con liberatoria
In genere, per ottenere l’eliminazione dei propri dati in possesso della CRIF è necessario estinguere completamente il debito che ha causato la segnalazione negativa. Una volta pagato il dovuto, si può presentare richiesta formale allegando documentazione che attesti l’avvenuto pagamento.
Chi si è avvalso del saldo e stralcio si trova però in una situazione particolare per quanto riguarda la cancellazione CRIF. Infatti, avendo pagato solo parzialmente il debito, la segnalazione negativa non può essere cancellata con la normale procedura.
Liberatoria per cancellazione dati negativi
La quietanza liberatoria è un documento in cui l’ente creditore dichiara che, nonostante il pagamento parziale, rinuncia al proprio credito residuo nei confronti del debitore. Viene rilasciata su richiesta dell’interessato e attesta quindi l’estinzione del debito, consentendo la cancellazione dalla CRIF.
Perché il creditore rifiuterebbe di rilasciare la liberatoria
Ecco i principali motivi per cui un istituto di credito potrebbe rifiutare di rilasciare la liberatoria dopo un saldo e stralcio:
- L’importo pagato con il saldo e stralcio è ritenuto troppo basso rispetto all’entità del debito originale. La banca potrebbe voler recuperare più denaro;
- Il debitore in passato è stato inadempiente verso quell’ente, quindi c’è poca fiducia nel rilasciargli una liberatoria;
- L’istituto di credito ritiene che le capacità di rimborso future del debitore siano scarse o compromesse;
- La banca potrebbe voler conservare la segnalazione negativa nella CRIF come “deterrente” per il debitore verso future morosità;
- Nel saldo e stralcio sono stati inclusi interessi o spese legali che la banca ritiene ancora dovuti interamente;
- Si valuta che il saldo e stralcio sia stato ottenuto dal debitore in modo non del tutto legittimo o regolare;
- La documentazione fornita dal debitore per la richiesta risulta incompleta o non valida;
- Si ritiene che il debitore abbia ancora la capacità economica di saldare interamente il debito residuo.
Cosa fare se la cancellazione viene rifiutata dalla CRIF
Può accadere che, nonostante la liberatoria, la CRIF rifiuti la cancellazione della segnalazione negativa. Questo può avvenire per diversi motivi, tra cui:
- Il creditore non ha comunicato alla CRIF il pagamento del debito o l’accordo bonario;
- Il creditore ha comunicato alla CRIF il pagamento del debito o l’accordo bonario in modo errato o incompleto;
- Il debitore ha presentato la richiesta di cancellazione con liberatoria in modo errato o incompleto;
- Il debitore non ha rispettato i requisiti per ottenere la cancellazione CRIF con liberatoria.
In caso di rifiuto è possibile contestarlo inviando nuovamente la richiesta tramite raccomandata A/R e allegando ulteriore documentazione a supporto.
Se la CRIF conferma il rifiuto, è possibile riprovare la cancellazione in un secondo momento, dopo aver risolto le problematiche evidenziate nelle motivazioni.
Procedura di cancellazione con liberatoria
Vediamo passo passo cosa fare per ottenere la cancellazione dalla CRIF dopo un saldo e stralcio tramite liberatoria:
- Preparare la documentazione necessaria
Atto di saldo e stralcio ottenuto
Liberatoria rilasciata dall’ente creditore
Documento di identità
Codice fiscale - Spedire istanza di cancellazione
Inviare la richiesta di cancellazione alla CRIF allegando la documentazione di cui al punto 1.
La richiesta può essere recapitata tramite raccomandata A/R o PEC. - Attendere l’iter della pratica
La CRIF impiegherà circa 30-40 giorni prima di comunicare per iscritto al richiedente l’avvenuta cancellazione dei suoi dati negativi in archivio.
Consigli utili
La procedura in sé è piuttosto semplice e non richiede obbligatoriamente l’aiuto di intermediari. Tuttavia, per aumentare le probabilità di successo e velocizzare il processo di cancellazione con liberatoria, ecco alcuni consigli utili:
- Rivolgersi ad esperti in materia di saldo e stralcio che possano assistere nel procedimento, soprattutto per la valutazione della completezza della documentazione da inoltrare alla CRIF;
- Prestare molta attenzione a non commettere errori nella richiesta e nella documentazione allegata;
- Essere molto pazienti. I tempi di cancellazione possono essere anche di alcuni mesi.